Da diversi mesi sto facendo uno studio sul Salterio Ginevrino, che fu fortemente voluto da Giovanni Calvino. Il progetto di composizione musicale richiese ben 23 anni (dal 1539 al 1562) e gran parte delle melodie furono scritte da Claude Goudimel. I testi originariamente furono commissionati a Clement Marot, a un certo punto Calvino chiese a Theodore de Beza di completare l’opera.
Da allora state prodotte traduzioni in diverse lingue, tra cui anche quella italiana. Senza voler togliere nulla a quelli che si sono cimentati in passato o lo stanno facendo ora, ho voluto intraprendere un percorso di reinterpretazione sia di musiche sia dei testi.
La musica, cerco di riarrangiarla preservando lo spirito originale, lo stesso vale per I testi, il tentativo e’ di essere quanto piu’ vicini ai testi di Marot e Beza. Purtroppo pero’ la metrica delle parole francesi non si presta sempre ad essere tradotta in italiano e una delle cose che voglio evitare sono quelle forme di poetica esagerata che renderebbe anacronistici I testi italiani.
Pertanto, ho continuato a cercare versioni antiche in varie lingue. A un certo punto su http://erara.ch ho fatto una scoperta incredibile, la copia digitale di un libro del 1733 con i salmi in lingua romancia: Ils Psalms Da David, Suainter la melodia francesa, schanteada eir in tudaisch, à 4 vusch (I Salmi di David secondo la melodia francese, cantati a quattro voci).
Nel 1661 Lurain Wietzel, un avvocato, aveva tradotto il Salterio Ginevrino in vernacolo romancio. La copia del 1733 è una seconda edizione, pubblicata grazie ai fondi di un certo Johan Battitsta Rascher.
Esistono diverse copie in biblioteche svizzere, tedesche e austriache, per cui si suppone che fosse un testo molto diffuso nel Cantone dei Grigioni. È triste notare che oggi quella regione è un deserto spirituale, così come tutta la Svizzera e l’Europa. Per questo motivo ho voluto ricercare chi potessero essere queste persone che avevano contribuito al progetto e quale fossero le loro eventuali tracce nel mondo ecclesiastico dei Grigioni, a parte questo libro.
Il luogo in cui fu stampato questo salterio è Strada, una frazione di Tschlin, un minuscolo paesino dei Grigioni. Il nome della località mi ha incuriosito, perché le grandi stamperie del periodo della riforma erano perlopiù a Ginevra. Pertanto ho voluto cercare informazioni su quel luogo.
All’inizio ho avuto difficoltà a ritrovare questo posto sulle mappe, ma alla fine l’ho individuata e ho fatto una scoperta ancora più interessante, la stamperia esiste ancora ed è ora un museo.
I componenti della famiglia Janet, che erano i proprietari e gli operai della stamperia, dormivano in stanze sopra l’officina.
Inizialmente la stamperia era dedicata quasi esclusivamente a opere religiose, come Bibbie, commentari, etc. Con il tempo cominciò a stampare anche altre opere. (Per chi fosse interessato, esiste un sito web dove si possono vedere fotografie e se un giorno capito da quelle parti, questo museo sarà una tappa certa…